Fon.Ter nell’Automotive: la collaborazione con il Gruppo Scotti

Fon.Ter da anni opera con notevole successo, nel settore Automotive, offrendo alle aziende la possibilità di usufruire di finanziamenti per la realizzazione degli interventi formativi necessari alla qualificazione, riqualificazione e aggiornamento del personale. Il Fondo, in questi anni, ha messo a disposizione del settore Automotive risorse per oltre 9 milioni di euro, collaborando con i più prestigiosi brands del panorama automobilistico mondiale. Nel 2022, rispetto al 2021, Fon.Ter ha incrementato la formazione finanziata, registrando un andamento più che positivo. Tra le imprese, che collaborano da anni con il Fondo, oggi parliamo con il Gruppo Scotti, una importante realtà del settore, che nasce originariamente a Empoli, sviluppando poi la sua attività in molti altri centri della Toscana. Per conoscere meglio questa azienda abbiamo intervistato Stefania Diazzi, Responsabile Risorse Umane del Gruppo.

Buongiorno, la ringraziamo e le chiediamo di presentarci il Gruppo Scotti
Il Gruppo Scotti nasce, su una idea lungimirante di Vasco Scotti, ad Empoli nel 1956 da dove ha avuto inizio una grande sfida nel settore automotive, che ha portato oggi a contare quattro aziende: la Scotti SpA, la Scotti 2.0, la Scotti Veicoli Industriali e infine la Scotti & Baroncini, che raggruppano 15 diversi marchi automobilistici di assoluta caratura e 16 sedi attive in Toscana. Le quattro strutture, che compongono il Gruppo, occupano complessivamente oltre 250 dipendenti.

La Scotti Spa, è concessionaria dei marchi Fiat, Fiat Professional, Lancia, Alfa Romeo, Abarth, Jeep e Ford. La Scotti 2.0 è nasce nel 2015 con i marchi Toyota e Lexus. Nel 2019 entra a far parte del Gruppo la Scotti Veicoli Industriali, con il marchio IVECO, ed infine a settembre del 2022 nasce la Scotti & Baroncini, concessionaria dei marchi Citroen, Peugeot, DS e Opel. Dal 2018 esiste anche una vastissima area dedicata esclusivamente alle auto usate e un noleggio a lungo termine operativo in tutta la regione e oltre i confini toscani.

Ci parli dei rapporti con Fon.Ter
Il rapporto con Fon.Ter ha inizio nel 2016, si consolida a partire dal 2017 e da quel momento le aziende del Gruppo iniziano ad utilizzare con continuità tutti gli strumenti messi a disposizione dal Fondo e quindi i kit sicurezza, il kit generalista, il kit automotive, i seminari, gli avvisi standard e voucher. Da quella data ad oggi si sono realizzati numerosi interventi formativi, sia nell’ambito della formazione obbligatoria, intendendo per tale non solo quella sulla sicurezza, ma anche quella richiesta dalle case automobilistiche o dal settore (corsi delle case madri, formazioni privacy, formazione ISO 27001). A questo tipo di formazione si è aggiunta anche quella volta alla competitività dell’azienda nell’ottica della transizione digitale, attraverso gli avvisi standard è stato possibile finanziare la formazione, diffusa su tutto il personale dell’azienda, legata all’introduzione del nuovo DMS Infinity nel 2017 per la Scotti Spa e a fine 2021 per la Scotti 2.0. Nel corso degli anni sono stati svolti anche interventi formativi volti allo sviluppo delle competenze digitali dei singoli dipendenti su richiesta degli stessi.

Come si sta organizzando il Gruppo in relazione ai prossimi scenari che imporranno di adeguare l’offerta formativa alle profonde trasformazioni in atto nel settore. Nuove figure professionali legate alla transizione ecologica, nuove tendenze del mercato, digitalizzazione e riconversione dei dipendenti, senza trascurare le ricadute sull’occupazione e la svolta che, dal 2035, se confermata, imporrà solo auto nuove BEV.
Il Gruppo Scotti ha messo in atto strategie e azioni di riorganizzazione che hanno permesso di affrontare le crisi economiche che sono intervenute negli ultimi anni, non ultima quella derivata dalla pandemia ed ora dalla guerra. Abbiamo cercato e stiamo cercando di ampliare le zone di competenza commerciale per i marchi rappresentati e per i nuovi brand acquisiti, in modo da allargare il mercato potenziale di riferimento e far fronte alla crescente diminuzione di fatturati. Tutta questa attività rende necessaria la formazione continua perché si debbono acquisire nuove competenze per la gestione dei nuovi brand e dei mercati a disposizione anche in previsione dei mutamenti che si avranno nel 2023 sui mandati di concessione di ogni brand che faranno cambiare aspetto e contenuti alle nostre attività. Inoltre l’assestamento progressivo delle linee di produzione delle case costruttrici verso la riconversione totale sulla produzione di motori elettrificati o a zero emissioni e le nostre attività sempre più orientate verso la transizione ecologica e la responsabilità sociale richiederanno interventi formativi sempre più pressanti sia per i tecnici che per i commerciali per essere in grado di portare le nostre realtà al livello di competenza necessario.

Come, secondo Lei, Fon.Ter può interagire per intraprendere nuove iniziative utili a promuovere e migliorare, il ruolo della formazione in imprese come la vostra.
Abbiamo accolto con grande soddisfazione l’accordo con le Associazioni dei Concessionari del Gruppo Stellantis per il rimborso dei corsi automotive e sicuramente sarebbe molto utile promuovere accordi analoghi, anche con le case automobilistiche degli altri brand. In secondo luogo, è importante proseguire sulla strada della diversificazione dei prodotti e dello spalmare i diversi avvisi nel corso dell’anno in modo da poter rispondere tempestivamente ai fabbisogni formativi che di volta in volta emergono, cercando però di prestare un’attenzione particolare alla formazione sulla sicurezza. Essendo il Gruppo Scotti caratterizzato da un’elevata mobilità interna, sarebbe molto utile creare il conto formativo di gruppo. Infine, in un mondo e in un settore in continua transizione, credo che il confronto sistematico del Fondo con le aziende sia la strada migliore per costruire insieme a Fon.Ter nuove risposte.