Editoriale del Direttore Generale di Fon.Ter Avv. Massimiliano Marcucci

Nella programmazione dell’offerta formativa per l’anno 2023 Fon.Ter terrà ovviamente conto degli effetti prodotti dall’attuale situazione di difficoltà in cui versa il Paese sia per quanto riguarda gli strascichi, ancora visibili, del lungo periodo di pandemia, sia delle conseguenze derivate dalla guerra in corso che hanno visto, fra l’altro, i rincari energetici mettere a rischio la sopravvivenza di migliaia di aziende di ogni settore e centinaia di migliaia di posti di lavoro. Si registrano, inoltre, in tutti i comparti, sia di produzione che di distribuzione, cambiamenti radicali tali da rendere indispensabile la rivisitazione degli attuali modelli organizzativi e un cambiamento della mentalità e della cultura imprenditoriale, tenendo sempre presente che l’impresa è un patrimonio dinamico, un processo in continua evoluzione determinato, oggi più che mai, anche dalla transizione generazionale, un passaggio da gestire al meglio per garantire continuità all’impresa e la tutela del patrimonio aziendale e, anche su questo fronte, Fon.Ter intende svolgere un ruolo importante.

La crescita della produttività e competitività del nostro Paese, in particolare a livello internazionale, è spesso frenata dal gap che le nostre aziende scontano in termini di digitalizzazione dei processi produttivi e di competenze specifiche rispetto alle nuove e sempre diversificate esigenze del mondo del lavoro. Fon.Ter, come è nella sua natura, sarà presente in questo panorama, promuovendo un’offerta formativa in linea con le esigenze del sistema delle imprese e del lavoro, a partire dall’adesione al prossimo nuovo Avviso ANPAL connesso al Fondo Nuove Competenze promosso dal Ministero del Lavoro.

In termini generali, nel 2023, sempre che gli interventi di sostegno del governo aiutino effettivamente le aziende a restare sul mercato, la situazione dei versamenti dello 0,30 si dovrebbe attestare sui livelli del 2019, permettendo al Fondo di sostenere un’offerta formativa in linea con quanto fatto negli anni precedenti. Sul piano della organizzazione interna il 2023 sarà l’anno in cui entrerà pienamente in funzione la nuova piattaforma informatica che porterà miglioramenti e semplificazioni sia all’utenza che al lavoro del personale; sarà inserito negli avvisi l’utilizzo generalizzato e obbligatorio della pec per l’invio della documentazione dei progetti riducendo il ricorso al cartaceo, sarà posta una sempre maggiore attenzione alle iniziative di marketing e comunicazione promozionale. Il 2022 ha visto nascere il magazine di Fon.Ter che ha riscosso un notevole interesse e la presenza del Fondo sui social media, iniziative queste che hanno dato visibilità e che dovranno proseguire anche nei prossimi anni, ma che non sono sufficienti, da sole, ad indirizzare su Fon.Ter le centinaia di aziende che non aderiscono ai fondi interprofessionali. Lo sforzo che si dovrà fare sarà dunque quello di far conoscere che esiste la possibilità di migliorare la qualità e la produttività di un’impresa ricorrendo alla formazione del personale e che questa può non costare nulla. Certamente un’opportunità sarà costituita dalla partecipazione, a manifestazioni fieristiche di particolare interesse e soprattutto l’organizzazione, a livello territoriale, di eventi promozionali anche con l’ausilio dei soci costituenti del fondo. Infine, sempre nel corso dell’anno con buona probabilità si sottoscriverà un accordo con l’ENEA allo scopo di realizzare seminari informativi sul risparmio energetico, che potranno rientrare sotto il patrocinio della campagna promozionale ITALIA IN CLASSE A. a cui saranno invitati gli enti attuatori accreditati al fondo.

Linee programmatiche per l’offerta formativa per il 2023

Considerata l’efficacia qualitativa, ormai consolidata negli anni, dei prodotti formativi sin qui offerti la programmazione anche nel 2023 sarà suddivisa tra progetti generalisti a costi standard, corsi tematici a catalogo, voucher per la formazione individuale e seminari di formazione e informazione su tematiche innovative e sperimentali, quali ad esempio la diffusione di metodi come il mentoring e il coaching, che hanno favorito cambiamenti culturali tali da ripensare sia i rapporti interpersonali, sia la valorizzazione delle risorse umane.

Anche per il 2023 il Fondo deve continuare a rafforzare l’efficacia degli avvisi puntando sulla semplificazione delle procedure e la tempestiva cantierabilità dei progetti. Questa impostazione si è dimostrata nel corso degli anni l’elemento distintivo della capacità del Fondo di dare risposte efficaci e pertinenti ai diversificati fabbisogni delle imprese aderenti, anche nel complicato periodo interessato dalla pandemia.

Per il prossimo anno l’offerta formativa garantirà importi adeguati e sessioni aperte in grado di coprire tutto l’arco dell’anno, con cadenze di norma bimestrali. Si dovrà continuare ad assicurare un’attenzione particolare ai temi del PNNR e agli indirizzi del decreto del Fondo Nuove Competenze che favoriscono interventi formativi sulla digitalizzazione, sulla transizione ecologia, sull’economia circolare, sull’efficientamento energetico, sulla gestione dei rifiuti e sulla tutela dell’ambiente nella convinzione che le nuove competenze che si potranno acquisire rappresenteranno un concreto aiuto per rilanciare la produttività delle imprese e sostenere l’occupazione. Anche per il 2023 un ruolo importante avrà la formazione virtuale sincrona che già nel corso del 2022 si è dimostrata strumento indispensabile a dare continuità alla formazione avviata durante la pandemia e che sicuramente risulta compatibile con il ricorso sempre più esteso al lavoro agile e allo smart working. Ulteriore obiettivo non propriamente formativo ma comunque propedeutico e di supporto all’attuazione dei piani formativi sarà quello di costruire un regolamento organico sulle regole e i requisiti per accreditare a Fon.Ter gli enti di formazione. Al 30/09/2022 le risorse disponibili per la programmazione del 2023 sono pari a circa 13 milioni di euro. In ragione della significativa crescita delle adesioni rispetto all’anno precedente in cui le risorse complessive impegnate hanno superato i 14 milioni di euro, per il 2023 assegneremo alla programmazione formativa 15 milioni di euro.